Armi Runiche

Negau Helmet

Elmo di Negau

L'elmo di Negau fa parte di un gruppo di 28 elmi, datati 400 a. C. e ritrovati nel 1811 nascosti a Zenjak, vicino a Negau, oggi Negova in Slovenia. Gli elmi sono del tipo Etrusco conosciuti come forma “vetulonica”. Furono sotterrati nel 50 a. C., poco prima dell'invasione romana di quella zona.

Su uno di questi elmi si trova un incisione in alfabeto etrusco che è stata datata 200 a. C. in cui si legge:

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Harigasti teiva

Incisione in alfabeto etrusco sul bordo dell'elmo

 

Numerosi studiosi si sono occupati di interpretare l'iscrizione. TL Markey legge l'iscrizione come 'Harigast il sacerdote' (da teiwaz, "dio"), come anche un altro elmo inciso trovato nello stesso sito e che riporta vari nomi celtici seguiti da titoli religiosi.

In passato, alcuni hanno visto nell'iscrizione un'arcaica versione dell'antico futhark, ma è ormai accertato che l'alfabeto utilizzato è quello etrusco che ha influenzato quello runico.

L'importanza del reperto è data dal fatto che il nome Harigast rappresenta la prima deviazione verso la parlata germanica finora rinvenuta, perciò l'elmo è una sorta di anello di congiunzione tra Etrusco e Germanico e ne testimonia il contatto.

 

Le iscrizioni sugli altri elmi secondo Markey recitano:

“Dubni banuabi “ e cioè “di Dubnos l'uccisore di maiali;
“Sirago turbi” e cioè 'il prete astrale della truppa';
”Iars'e esvii” tradotto 'Iarsus il divino';
e “Kerup”, probabilmente un'abbreviazione per il nome Celtico Cerubogios.

 

incisioni valcamonica

Imagine di sacerdote incisa su roccia in Valcamonica.

 

Questa tipologia di elmi era tradizionalmente indossata dai sacerdoti durante le cerimonie di deposizione. Sembrerebbe che siano stati sepolti a Zenjak per ragioni cerimoniali.

Il villaggio di Zenjak è stato centro di grande interesse da parte dei nazisti durante la seconda guerra mondiale, tanto che per un breve periodo fu ribattezzato Harigast.

 

 

punta di lancia di Kovel

Punta di Lancia di Kovel

Ritrovata nel villaggio di Suszyczno nel 1858, vicino alla città di Kovel in Ukraina, è datata 230 d. C., misura 15,5 cm di lunghezza per 3 cm di larghezza massima.

La punta reca simboli ed un'iscrizione in argento, in parte in lettere runiche, che si legge da destra verso sinistra.

Trascrizione:

tilarids

 

Significato:

“Veloce verso il bersaglio”

 

La parola è gotica poiché troviamo la “s” finale mentre in proto norreno sarebbe una “z”.

Le lettere “t” e “d” sono in alfabeto latino mentre le altre sono scritte nel futhark antico.

L'originale è stata rubata al suo proprietario polacco da archeologi nazisti nel 1939 e non è più stata ritrovata.

Una copia del 1880 è esposta a Berlino e un'altra del 1884 a Varsavia.

 

 

punte di lancia di dahmdorf


Punta di Lancia di Dahmdorf 

Punta di lancia trovata a Dahmsdorf-Müncheberg, in Brandenburgo tra Berlino e il fiume Oder, datata 250 d. C.

L'iscrizione in runico recita “ranja” che tradotto significa “corridore” o “che corre veloce”.

 

 

lancia di Kragehul

Lancia di Kragehul

Il reperto è un bastone di lancia ritrovato a Fyn, in Danimarca. È stato trovato nel 1877 durante gli scavi di un sito sacrificale a Kragehul nel sud dell'isola di Funen.

Sul luogo sono stati trovati alcuni depositi di equipaggiamenti militari del periodo che va dal 200 al 475 d. C. Probabilmente la lancia appartiene all'ultimo deposito.

L'scrizione in Futhark antico recita:

“ek erilaz asugisalaz muha haite gagaga ginu gahe ... lija ... hagala wiju big...”

La prima parte tradotta si legge come "Io, Erilaz di Asugisalaz sono chiamato Muha" e seguito da una sorta di canto magico di battaglia. Asugisalaz contiene la parola ansu - "dio" e gisala - "germoglio, prole". Muha può essere sia un nome personale, che una parola che significa "servitore" o simile. Le rune gagaga sono disposte su una fila di tre rune legate basate su una tripla forma a X della runa Gebo con bastoncini laterali attaccati per la “a”. Una sequenza simile si trova sul bratteato di Udley.

L'iscrizione gagaga e la restante parte dell'iscrizione sono state interpretate in diversi modi.

“Ginugahelija Hagala wiju bi g[aia]”

è stato tradotto:

"al potente fragoroso Hagal, io dedico questa lancia".

 

 

 

 

Sitografia:

http://www.geocities.com/Heartland/Village/7780/runicinscript.html
http://en.wikipedia.org/wiki/Gothic_runic_inscriptions

 

 

 

Il materiale pubblicato su queste pagine è stato preso dal libro "Runemal, il Grande Libro delle Rune" pubblicato con la casa editrice L'Età dell'Acquario.

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